Solitamente non mi piace usare aggettivi esagerati per descrivere eventi o talenti sportivi, tantomeno se l’aggettivo dovrebbe essere usato per quelle persone che cambiano veramente il mondo. Di conseguenza il titolo di questo post deve essere preso alla leggera, non troppo seriamente, anche se quello che si e’ visto ieri e’ sicuramente uno degli eventi sportivi piu’ belli che abbia mai visto, uno di quelli che ti fanno apprezzare uno sport anche se non ti piace (e a me, il baseball piace).
Si e’ gia’ detto che siamo nella post-season della Major League Baseball. I Texas Rangers –la squadra che seguo assiduamente –sta giocando al meglio delle sette partite contro i Detroit Tigers. Ieri si e’ svolta la quarta partita, i Rangers in vantaggio di due partite ad una nell’ALCS (American League Championship Series). Chi vince per primo quattro partite passa il turno e va alle World Series che si giocheranno contro il vincitore della NLCS (National League Championship Series) contesa tra St Louis Cardinals e Milwaukee Brewers. La partita doveva cominciare alle 4:15PM ma, causa pioggia, e’ cominciata con quasi due ore di ritardo. Finalmente, dopo una lunga attesa, e’ il momento del primo pitch. I primi in battuta sono i Texas Rangers, quindi in difesa sono i Detroit Tigers. La sfida tra i due pitchers e’ tra Rick Porcello (Detroit) e Matt Harrison (Texas Rangers) quindi e’ impossibile prevedere l’esito basandosi sulle statistiche.
- Texas Rangers 0 –Detroit Tigers 2
Il primo inning finisce in parita’, ma e’ chiaro che Harrison (Texas) e’ in chiara difficolta’ con gia’ ben 20 pitches e 1 walk (Cabrera) che per fortuna si rivela inutile grazie ad una pop-fly di Martinez catturata da Elvis Andrus. Il secondo inning non e’ molto diverso dal primo. Contrariamente, il terzo inning fa tremare il Texas e fa esultare Detroit. Inge riesce a raggiungere la prima base (1 out).ackson viene messo out e Raborn riesce a raggiungere la prima base mentre Inge arriva in seconda. Con due out, un uomo in prima base ed un uomo in seconda base e’ il turno del temutissimo Miguel Cabrera. Harrison (Texas) gli pitcha una pallina a 96 mph che Cabrera riesce a intercettare con la mazza. E’ un double, quindi sia Raburn che Inge fanno punto. Con l’out successivo, la partita si trova 2-0 per Detroit alla fine del terzo inning.
- Texas Rangers 3 –Detroit Tigers 2
Si arriva quindi al sesto inning. Harrison e’ in difficolta’ ma Detroit non riesce a fare ulteriori punti. Quindi, Porcello (Detroit) e’ il pitcher. In battuta il primo e’ Murphy che riesce, con un single, ad arrivare in prima base. Torrealba viene messo out. Kinsler riesce a raggiungere la seconda base, con un double, e a mandare Murphy sull’homeplate, la partita e’ quindi Texas 1 –Detroit 2. E’ il turno di Andrus. Mentre e’ in battuta Kinsler riesce, per un soffio, a rubare la terza base. Andrus con un single raggiunge la prima base e manda Kinsler a fare il 2-2. Hamilton viene messo out. E’ il turno di Michael Young, finora deludente in questo post-season. SINGLE con Andrus che corre e fa punto. 3-2 per i Rangers
- Texas Rangers 3 –Detroit Tigers 3
Al settimo inning, con Ogando al posto di Harrison per i Rangers, Detroit riesce a pareggiare con un bell’homerun di Inge.
- Napoli, Cruz e la giocata che cambio’ il gioco.
Si arriva quindi all’ottavo inning con il risultato in perfetta parita’. E’ chiaro che chiunque faccia punto vincera’ la partita. I Rangers non riescono a fare punto, quindi e’ il turno dei Tigers. Per i Rangers il pitcher e’ Adams. Raburn e’ un out veloce, Cabrera raggiunge la prima base su un intentional walk (molto discusso). Victor Martinez riesce a fare un single e Cabrera riesce a raggiungere la base. Un solo out, quindi un single potrebbe distruggere qualsiasi sogno dei Rangers. Maddox, allenatore dei pitchers per i Rangers, corre in campo per parlare con Adams e Mike Napoli (il catcher). La situazione e’ pesantissima, serve un double-play per tirarsi fuori da questa situazione. Difficile. In battuta va Delmon Young. Primo pitch: strike. Secondo pitch: Ball. Terzo pitch: foul ball (strike). Il quarto pitch e’ uno slider ad 88mph. L’impatto c’e’, la pallina vola verso il right field, supera Michael Young (first baseman dei Rangers). Cruz e’ sotto la pallina, la riesce ad afferrare. Cabrera (Detroit) che e’ in terza base, si mette a correre come un matto per fare punto e quindi Cruz tira fortissimo verso homeplate. E’ un tiro di una violenza particolare ma precisissimo davanti ad homeplate, supera Young e si dirige verso Mike Napoli che si e’ messo in posizione bassa, precisissima pronto a prendere la pallina, toccare Cabrera e sentire l’impatto con Cabrera. Ora, Cabrera pesa 250 libbre, immaginatevi un toro che corre al massimo della sua velocita’. Quello di un toro in corsa e’ piu’ o meno l’impatto subito da Napoli che pero’ in due secondi riesce a prendere la pallina, non perderla, mettersi davanti a Cabrera, prepararsi all’impatto e resistere all’impatto che lo sbatte violentemente a terra. Questo e’ il double-play (Cabrera Out, Delmon Young out) che forse ha cambiato la partita e, speriamo, la storia del baseball.
- Napoli-Cruz il duo dinamico. L’eroismo. La vittoria.
Il nono inning si rivela in un nulla di fatto. Si va quindi agli extra-inning. Il decimo inning non ci sono punti ne’ situazioni incredibilmente interessanti. Si arriva all’undicesimo inning. Il primo turno in battuta e’ quindi dei Rangers, il risultato sempre 3-3. Hamilton in battuta, Valverde e’ il pitcher per Detroit. Double al primo tiro! Hamilton quindi raggiunge la seconda base. Michael Young va in battuta ma viene messo strikeout. Qui, Detroit prova la strategia che si e’ rivelata fallace. Beltre in battuta riceve un intentional Walk e raggiunge la prima base. L’obiettivo di Detroit e’ ovvio, un double play o comunque un out su Mike Napoli. E’ il turno di Napoli… la situazione, prima e seconda base cariche, un out. Primo tiro, ball. Secondo tiro, swinging strike, terzo tiro… single!!!!! Mike Napoli ce la fa! Hamilton corre dalla seconda base alla terza e prosegue poi verso homeplate per fare punto. Fa la scivolata… punto! Siamo 4-3 per i Rangers. E’ il turno di Nelson Cruz che gia’ nel Game 2 e’ riuscito nell’impresa di un Grand Slam all’undicesimo inning. E’ il primo tiro, Cruz e’ concentratissimo, Valverde anche. Valverde tira, e’ una Fastball a 94mph, Cruz parte con la mazza… impatto! La pallina vola, vola, vola, vola… e’ homerun! Incredibile! Incredibile! Lo stadio di Detroit ammutolisce mentre Beltre, Napoli e Cruz fanno il giro delle basi e ben tre punti. Siamo 7-3 ! Successivamente Detroit riesce a fare i tre out, ma in battuta sono chiaramente psicologicamente distrutti mentre i Rangers sono carichissimi. Feliz quindi facilemente riesce a concludere la partita.
Conclusione: La partita e’ stata veramente bella, un duello continuo tra ogni batter contro ogni pitcher. Ogni giocata aveva il potenziale di determinare l’andamento della partita e cosi’ e’ stato.
Complimenti a Cruz, Napoli, i Rangers e anche i Tigers per l’ottimo spettacolo.
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